giovedì 4 luglio 2013

La vita non aspetta

La vita non aspetta.
Bello il titolo dell'iniziativa della festa del LAB.

La vita non può aspettare che nel giro degli sgravi fiscali ad hoc possa arrivare il nostro turno.
Non aspetta che si smetta di parlare di difesa della famiglia solo per negare i diritti agli omosessuali.
Non aspetta che si muovano tre milioni di persone per farci assumere tutti.

La vita non celebra i suoi rituali di rosse bandiere.
La vita scorre via ogni mese e ad un certo punto decidi di rincorrerla.
Ne hai il diritto. Diritto naturale prima che sociale.




Tutte e tutti l'abbiamo.

Ma dopo?
Dove sta chi celebra il diritto alla vita quando non sai a chi lasciare tuo figlio per lavorare? quando le graduatorie pubbliche ti scacciano in fondo perché autonoma/o? quando ti guardano torvo se, pagando, usufruisci del servizio prescuola (se hai la fortuna di vivere in un posto in cui c'è)? quando non esisti nel modulo degli assegni familiari (se hai la fortuna di avere un coniuge che può ottenerli)?

Perché abbiam bisogno di fortuna per essere genitori oggi?
Quanta follia, coraggio, amore, per decidere di provare a ricorrere la vita.
Quanta fatica e determinazione per accompagnarla ogni giorno.
Perché la maternità non sono solo 2+3 mesi.
La maternità è il diritto ad avere e a crescere dei figli.
E non può variare in funzione del rapporto di lavoro.


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