martedì 4 dicembre 2012

Proviamo con Babbo Natale

Io continuo con il mio chiodo fisso.

Negli ultimi giorni ci sono state un paio di buone notizie: l'idea del  bonus baby sitter (in cambio dei congedi) e, oggi, quella del congedo fino agli 8 anni.
Buone, buonissime notizie.
Ma, al solito, limitate.
A questo punto credo sia necessario un intervento straordinario.

Caro Babbo Natale, in questo anno ho avuto tante soddisfazioni e gioie. Anche difficoltà, ovviamente, ma alla fine il sorriso ha prevalso. Ed eccomi qua, senza particolari desideri personali. Ho, però, un sacco di richieste collettive. Per adesso mi limito a tre cosucce:





1. Puoi aiutare chi si occupa del sistema welfare a rammentarsi che, quando ci sono entrambi, i genitori sono due?
2. Puoi fai notare che se le donne lavorano il PIL aumenta per l'indotto che si crea (ma per questo serve anche far uscire i servizi di sostegno dal nero)?
3. Poi, la sfida più difficile: potresti sussurrare all'orecchio di ministri, politici e sindacalisti che anche i liberi professionisti fanno figli? E oggi, in questo sistema del lavoro, essere liberi professionisti non significa essere più forti ma, spesso, più deboli e più ricattabili? Come tu certamente saprai, è finita l'era in cui era facile distinguere la classe sociale attraverso il tipo di occupazione. E non basta nemmeno la creazione della categoria atipico=sfigato. Abbiamo bisogno di un po' di attenzione.

So che sarà difficile. Ma tu sei Babbo Natale e puoi farcela: in fondo non sono doni pesanti, ma solo piccoli ragionamenti logici.

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