venerdì 30 marzo 2012

Il costo dei figli


Rieccoli, puntuali come zanzare, ad un certo punto i giornali  ritonfano con gli articoli sul costo dei bimbi nel primo anno di vita. Le cifre sparate vanno dai 6000 agli oltre 11000 euro. 

Spero sempre che qualcuno reagisca, fosse anche un editoriale sull’Avvenire.

Come al solito spulciando la tabella della federconsumatori si scoprono cose interessanti come il fatto che il nido non sia conteggiato tra le spese (è in una tabella a parte) mentre lo è il girello. E’ noto che nel 2012 le donne non lavorano e mentre rassettano la casa tengono i figli nel girello a stroncarsi le ginocchia (perché il girello non è granchè indicato per lo sviluppo motorio, ma si sa, vogliam mettere stare vicino a mamma piuttosto che essere abbandonato al nido?)





Un bambino senza particolari problemi di salute:
  • Non spende 350-700 euro di farmaci (neppure suo nonno se sta decentemente)
  • Non beve necessariamente uno stipendio e mezzo di latte artificiale: la buona notizia è che siamo mammiferi e nella maggioranza dei casi basta la tetta. Di conseguenza non spende nemmeno di biberon (qua la nota ci dice che i costi variano in base ai mesi di allattamento materno: allora perché il minimo non è 0 o, al più, se vogliamo contare qualche biscotto post 6 mesi - 30 euro?)
  • Non spende 750 euro minimo di viste mediche. La nota dice che dipende dal quanto è bravo il pediatra. Non conosco altre regioni ma almeno da noi anche se il pediatra fa pena, il tagliando lo sa fare. Quante volte si deve ammalare un figlio in un anno? E soprattutto, non c'è bisogno di visite specialistiche fino almeno a 3 anni (quando, se i genitori sono miopi, è consigliato l'oculista). E, in ogni caso, anche qui il minimo dovrebbe essere 0
  • Non necessariamente spende un altro stipendio in pannolini: nella nota dicono che dipende dalle marche, beh, dipende anche da altro. Se mille euro la famigliola non li ha, può sempre prendere i lavabili (che, sorpresina, vengono lavati dalla lavatrice e non da una mamma votata al martirio). Ovviamente è una scelta, ma come tale almeno nella nota potrebbe finire*
  • Non cammina fino all’anno di età: le scarpe prima dei 10 mesi servono solo a farlo stare stretto

In compenso, nella scelta di avere un figlio, oltre al lato emozionale, incidono:

  • la stabilità del lavoro dei genitori
  • la possibilità di avere dei congedi parentali
  • la situazione abitativa
  • la presenza di nidi
  • la presenza di nonni (per quando son malati)
  • i soldi per la baby sitter (idem)
  • il numero di scuole materne
Sarebbe carino se ogni tanto si parlasse di questo più del fatto che un figlio costa minimo 6.000 euro nido escluso. 
Le coppie e i bimbi hanno bisogno di welfare, non di camerette griffate
Uno dei nostri preferiti: il pannolino muccato

*Spesa realmente sostenuta fino allo spannolinamento avvenuto intorno ai 2 anni: 400 euro – e perché ci piacevano i pannolini colorati da mostrare al nido!
(Tra l'altro i lavabili che si trovano su internet sono spesso commercializzati da mamme-"imprenditrici". La foto a fianco è un caso ancor più speciale: una mamma che non solo li vende, ma li produce pure a mano (http://www.tretopini.it/)

1 commento:

  1. Io sono terrorizzata dall'avere figli, per questo ed altri motivi. Il mio compagno lavora, ma quindi? Dal mio punto di vista, forse troppo immaturo, nonostante i miei 31 anni, ma mi sembrerebbe di tornare a fare figli come una missione. Dovremmo spendere interamente i risparmi per crescere un bambino. Allora vien fuori la mia parte più "oscura" secondo certi punti di vista, più "sincera" secondo il mio: ho studiato e fatto tanti sacrifici per non poter più poter fare nulla di ciò che mi piace e mi fa sentire viva! Allora concludo che ormai fare figli è divenuto appunto appannaggio dei temerari o dei benestanti! A me ora basterebbe un lavoro :(

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