venerdì 30 marzo 2012

Il costo dei figli


Rieccoli, puntuali come zanzare, ad un certo punto i giornali  ritonfano con gli articoli sul costo dei bimbi nel primo anno di vita. Le cifre sparate vanno dai 6000 agli oltre 11000 euro. 

Spero sempre che qualcuno reagisca, fosse anche un editoriale sull’Avvenire.

Come al solito spulciando la tabella della federconsumatori si scoprono cose interessanti come il fatto che il nido non sia conteggiato tra le spese (è in una tabella a parte) mentre lo è il girello. E’ noto che nel 2012 le donne non lavorano e mentre rassettano la casa tengono i figli nel girello a stroncarsi le ginocchia (perché il girello non è granchè indicato per lo sviluppo motorio, ma si sa, vogliam mettere stare vicino a mamma piuttosto che essere abbandonato al nido?)


venerdì 16 marzo 2012

Cara Susanna (all'incirca quello che le ho detto sul serio)*


La prima volta che ho avuto a che fare con il sindacato avevo un problema con un contratto coco e non mi ricordo più cosa. Eravamo in diversi e fu molto  surreale.
“Potete dimostrare di avere orari di lavoro da rispettare?”
“no, ma ci sono delle cose che…”
“Potete dimostrare di usare gli strumenti del datore di lavoro?”
“no, ma ci sono delle cose che…”
“ma davvero non avete orari?”
“No, ma…”
Ecco, in quella conversazione sta molto di quello che viviamo oggi e che porta tanti a dubitare della forza che può avere anche per noi un sindacato, e molto di quello che ho vissuto negli anni seguenti.


lunedì 12 marzo 2012

Il welfare della cacca

Prima o poi accade. Dopo un tempo variabilissimo da situazione a situazione, i neogenitori ad un certo punto decidono che è l'ora di far fare all'erede la prima uscita seria. Quella oltre il procacciamento del cibo per la sopravvivenza, quella oltre il vicinato, quella per farlo debuttare il società, quella di lento riavvicinamento alla vita.
La passeggiata in centro.
Un centro qualsiasi, di una città qualsiasi del nostro paese.
Pianti, strilli, seggiolini, borse da preparare, ansia, gioia, trucco ecc ecc ecc.
Gli inconvenienti possono essere tanti, sempre in funzione del caratterino dell'erede, ma una cosa è certa: se l'uscita dura più di due/tre ore, il frugoletto dovrà, oltre che mangiare, essere cambiato.
Ma quando arriverà il momento del primo cambio pannolino in esterna, ecco, sarà allora che si paleserà in tutta la sua evidenza quella che prima era solo un'ipotesi, un sentito dire, un ci credo ma ancora non l'ho sperimentato sulla mia pelle: questo non è un paese per mamme*.

venerdì 9 marzo 2012

Compleanni e riconoscenza

Bagno. Sul bagno si parla o si raccontano storie rigorosamente da inventare e ricordare per gli anni a venire.
Considerato che sono quasi le 7 e alle spalle c’è una giornata di lavoro, meglio la prima 

Mamma incosciente: Sai domani è il compleanno del nonno
Pupa: Allora bisogna fare la festa!

Mamma pensa
 (No piccola, la festa no: domani siamo sole, lavoro, temo una giornata infernale, chissà a che ora torno, la festa no piccola dai no, ho un dente dolorante, dovrei stare in mutua ma non ce l’ho e vado a lavorare con l’antibiotico che mentre a te e al tu' babbo fa l’effetto nervosismo a me stronca e mi atterra)

Mamma tenta di dire Ma domani non c’è nemmeno lo zio, magari sabato o domenica
Pupa (animo ariete della stessa): No, è domani
Mamma mediatrice: Allora facciamo così, domani andiamo noi a cena dai nonni e rimaniamo anche a dormire, ok?
Pupa:


venerdì 2 marzo 2012

Dona un eurino per lo scivolino


Nella frazione centrale del paesiello ci sono circa 4 sezioni di materna, suore incluse. IL circa deriva da due sezioni miste, in cui ci sono bimbi anche più grandi. Cento bambini treenni. Considerato che l’età da scivoli inizia anche prima dei due anni, pur volendo fare dei conti al ribasso, significa che circa 500 pargoli tra i due e i 6 anni vagano per il centro del paesiello.

A disposizione, in uno spazio abbastanza ampio, hanno:
  • Nr 1 scivolo (zona ovest: distanza dalla parte est circa 2,5 km) i cui utenti stimati superano alla grande i 500 2-6enni
  • Nr 2 altalene con protezione (di cui una in zona sperduta, sconosciuta ai più). Utenti stimati tra i soli residenti: 300/350 (in funzione della paranoia dell’accompagnatore)
  • Nr 2 altalene senza protezione, di cui una totalmente fradicia e in procinto di crollare